//Il cibo biologico

Il cibo biologico

di | 2025-05-16T16:39:00+02:00 16-5-2025 16:39|Alboscuole|0 Commenti
  di M.Vittoria Fusco- Benedetta Sorgente-Negli ultimi anni, il cibo biologico ha conquistato sempre più spazio sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole degli italiani. Ma cosa si intende davvero per “biologico”? È solo una moda passeggera o rappresenta una scelta consapevole per la salute e per l’ambiente? Il termine “biologico” si riferisce a un metodo di produzione agricola che esclude l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici, organismi geneticamente modificati (OGM) e antibiotici negli allevamenti, salvo rare eccezioni regolamentate. In Italia, e più in generale in Europa, il settore è regolato da precise normative che garantiscono controlli e certificazioni da parte di enti autorizzati. Secondo i dati del SINAB (Sistema d’Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica), il settore biologico in Italia è in costante crescita: nel 2024 oltre il 18% della superficie agricola utilizzata è stata coltivata con metodi biologici. Anche i consumatori mostrano un interesse crescente: sempre più famiglie scelgono prodotti biologici, anche a fronte di un prezzo mediamente più elevato rispetto ai prodotti convenzionali. I sostenitori del biologico affermano che questi alimenti sono più sani, perché privi di residui chimici, e più nutrienti, anche se la scienza su quest’ultimo punto è ancora divisa. Tuttavia, è ampiamente riconosciuto che l’agricoltura biologica ha un impatto ambientale minore: tutela la biodiversità, migliora la qualità del suolo e riduce l’inquinamento delle falde acquifere. Non mancano però le critiche. Alcuni esperti sottolineano che il biologico non è automaticamente sinonimo di sostenibilità: le rese per ettaro sono spesso inferiori, e quindi potrebbero servire più terreni per produrre la stessa quantità di cibo. Inoltre, il prezzo più alto rende questi prodotti meno accessibili per molte famiglie, sollevando un problema di equità alimentare. Il cibo biologico non è una soluzione miracolosa, ma rappresenta certamente un passo importante verso un sistema alimentare più rispettoso della salute umana e dell’ambiente. Affinché questa scelta diventi davvero sostenibile, sarà necessario continuare a investire in ricerca, educazione alimentare e politiche che ne favoriscano l’accessibilità per tutti.