//Il caso Djokovic, un campione vincente ma senza bellezza

Il caso Djokovic, un campione vincente ma senza bellezza

di | 2022-02-06T17:10:35+01:00 6-2-2022 17:09|Alboscuole|0 Commenti
L’attenzione del mondo dello sport fino a pochi giorni fa era posta sull’attesissimo Grande Slam dell’Australia. Nonostante ciò, il prestigiosissimo torneo non ha fatto parlare di sé solo per le spettacolari partite avvenute nel rettangolo di gioco, ma è stato oggetto di polemica molte settimane prima dell’inizio. Lo Stato di Victoria, dove é avvenuto l’evento, poco prima dell’inizio aveva emesso l’obbligo vaccinale per i tennisti che dovevano partecipare al Grande Slam.
Novak Djokovic, attualmente il tennista numero uno al mondo, è il Re dell’Australian Open, viste le sue numerose vittorie proprio in questo torneo. Alla data della norma emessa dal governo australiano non si è ancora a conoscenza del suo status vaccinale. Ed è nei giorni a seguire che accadrà ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato e che nessun amante del tennis ma anche dello sport vorrebbe accadesse. I giorni passano e nell’aria inizia a girare voce della possibile esclusione dal torneo per il numero uno. Il motivo sarebbe proprio la non volontà del tennista nel vaccinarsi. In Serbia, appena arriva questa notizia del proprio idolo si iniziano immediatamente a scaldare gli animi. Dispiace dirlo, ma per molti sportivi Novak commette numerosi errori nei giorni a seguire che faranno perdere in lui la stima guadagnata sul campo. Non è sicuramente il non vaccinarsi ad aver causato questo effetto ma i suoi inspiegabili comportamenti. Pur essendo a conoscenza delle regole Novak decide di partire ugualmente per l’Australia e di voler partecipare grazie ad un’esenzione speciale, che verrà rifiutata ma i legali del serbo presentano appello. Grazie a delle indagini che verranno fatte si scoprirà che Novak Djokovic il 17 Dicembre risulterà positivo al Covid-19, ed inspiegabilmente il giorno seguente fornirà un’intervista al famosissimo quotidiano francese L’Equipe. Si scuserà successivamente con il riconoscimento dell’errore ma con una frase che ha fatto infuriare tutti: “Non volevo deludere il giornalista” (credo che comunque avrebbe preferito non ammalarsi che intervistare il tennista numero uno al mondo). Il vero problema della questione sarà quello che verrà adesso, il tribunale respingerà l’appello di Djokovic, e ciò scatenerà soprattutto in Serbia, idolatrato da sempre, manifestazioni sostenute calorosamente dai no-vax come se avessero trovato finalmente un leader a sostenerli, manifestazioni che in questi periodi così duri causa covid in tutto il mondo non ci volevano assolutamente.
Vorrei riflettere adesso con voi: che Djokovic sul campo sia il numero uno in assoluto non c’è sicuramente obiezione, ma solo perché non ha un microfono e non possono sentirlo comunicare, un campione stimato dal mondo intero non può sicuramente avere questi atteggiamenti e non pensare sicuramente alle conseguenze e l’influenza che egli porterà sui suoi milioni di fans che lo seguono. Le testate giornalistiche hanno ovviamente trattato la tematiche del tennista dicendone di tutte e di più ed ognuno ha espresso la propria opinione in merito, e la conclusione che si puó trarre é che sì l’hanno definito un vincente , ma senza bellezza. La questione che due mondi totalmente diversi quello della medicina e politica potesse limitare quello dello sport fino a pochi anni fa non se lo sarebbe aspettato nessuno anche perché è una cosa tremenda non poter mostrare il proprio lavoro dopo mesi di allenamento per motivi che non c’entrano assolutamente nulla col mondo del tennis, ma tanto discutibili sono stati anche gli atteggiamenti del campione assunti nell’ultimo periodo.
Nonostante tutto é stato ugualmente uno spettacolo vedere il torneo con match spettacolari, e con i nostri due tennisti in ottima forma, e visto l’avanzare quasi alle battute finali degli italiani si poteva immaginare un match proprio contro il numero uno, e magari riuscire anche a levarci qualche soddisfazione.
LUCIANO GOLIA (5^ C)