//I nostri diritti

I nostri diritti

di | 2020-01-02T18:05:04+01:00 2-1-2020 18:03|Alboscuole|0 Commenti
Difficile descrivere con le parole una serata carica di emozioni come quella appena trascorsa. Tutto è andato ben oltre le nostre aspettative e le due ore sono volate via in un batter d’occhio; ma questo, si sa, accade solo quando ciò che si ascolta coinvolge in maniera totalizzante. L’incontro, organizzato dalla professoressa Rossana Colucci e patrocinato dall’Associazione FIDAPA, ha visto la partecipazione del professore emerito di diritto internazionale Ugo Villani e Badr Fakhouri, docente di lingue, nonché uomo di grande impegno sociale, insignito nel 2016 di un importantissimo premio,“Eroe per i diritti umani”. E proprio questo è stato l’argomento di cui si è discusso nella Sala Athenaeum di Barletta, il 10 Dicembre, giornata mondiale dei Diritti Umani, istituita dall’ONU nel 1950. L’incontro è avvenuto alla presenza della classe 3aD dell’Istituto Renato Moro, alcuni docenti, i genitori e alcune associate della FIDAPA. Ovviamente, considerata la nostra presenza di adolescenti, entrambi i relatori si sono focalizzati sulla carta dei diritti del fanciullo e con parole semplici, ma che hanno toccato profondamente l’anima, hanno disquisito sulla sua importanza. Inizialmente alcuni diritti sono stati enunciati da noi ragazzi e su questi il professor Villani si è soffermato, dandoci una chiave di lettura molto profonda. Molto spesso si ignora che un diritto, che per noi è naturale, quasi scontato, in molti paesi non viene rispettato: basti pensare ai paesi dove vi è il lavoro minorile, una pratica di schiavitù moderna, oppure ai paesi dove i ragazzini vengono “utilizzati” come fossero merce per il traffico di organi o paesi dove vi è lo sfruttamento sessuale dei minori o ancora paesi dove i bambini sono costretti a combattere guerre come fossero militari. Tutto ciò suona alle nostre orecchie come qualcosa di diverso, che quasi ci sembra irreale ma la realtà è che nel 2020 ci sono oltre 100 milioni di bambini che subiscono tali soprusi. C’è pertanto ancora una netta distanza tra ciò che viene scritto nella carta e ciò che in pratica milioni di minori sono costretti a subire. Il professor Villani, con una grande sensibilità, ci ha invitato a riflettere su queste tematiche, perché coinvolgono direttamente dei nostri coetanei. Non si può far finta di nulla solo perché siamo distanti geograficamente da tali paesi, anche perché non ci sono chilometri che tengano per limitare il nostro sdegno, la nostra rabbia verso tali angherie. Siamo nel 2020 e i telegiornali ogni giorno ci bombardano di tali situazioni e troppo spesso si gira la testa dall’altra parte come se non ci sfiorasse minimamente il problema. Bisogna rendersi conto che questa purtroppo è la realtà e ad avvalorare ciò, c’è stata proprio la testimonianza diretta del professor Badr Fakhouri, che, oltre ad aver subito in prima persona discriminazioni a causa delle sue origini siriane, testimonia tutt’oggi queste violazioni sui minori. Infatti è impegnato con la sua associazione in varie missioni umanitarie e il dolore di ciò che i suoi occhi sono costretti a guardare è vivo nelle sue parole. Oltretutto, come insegnante, ci ha confidato che riscontra anche nelle scuole, le nostre scuole, un’avversione al “diverso”. Vi chiederete chi sia il diverso…ebbene ahimè per molti il diverso è chi non si conosce, chi forse non si vuole conoscere, chi senza nessuna colpa viene additato come cattivo, e non chi magari è nel nostro paese perché fugge dalla guerra, che viene qui per credere in un futuro migliore perché la vita non è stata generosa con lui, chi ha gli occhi colmi di dolore, ma con dignità si rimette in gioco e spera che qualcuno possa tendergli una mano. Che ciò possa accadere nelle nostre scuole, nelle scuole frequentate dai miei coetanei, mi terrorizza perché non voglio vivere in una società del genere, perché sono stato abituato a vedere il cosiddetto “diverso” come qualcuno da accogliere con un sorriso, perché un solo sorriso può cambiare il mondo. Una serata come questa non può far altro che accrescere in tutti noi un maggiore senso di responsabilità nei confronti di ciò che accade nel mondo, alimentando ancor di più un senso civico che porti a rispettare i diritti umani e ad abbattere qualsiasi forma di discriminazione e violenza. Luigi Campese Classe III D