//I CAN’T BREATHE (IN MEMORIA DI GEORGE FLOYD)

I CAN’T BREATHE (IN MEMORIA DI GEORGE FLOYD)

di Emanuel Gentile- classe IVG-


La sera del 25 maggio, un uomo americano di nome George Floyd era andato a comprare un pacchetto di sigarette in un negozio di Minneapolis, una volta pagato l’impiegato con 20 dollari falsi, viene scoperto da quest’ultimo che chiama il 991. La polizia arriva; uno dei poliziotti, Derek Khauvin, ferma e scaraventa a terra George Floyd, si accanisce sul suo corpo e preme per 8 minuti il ginocchio contro il suo collo, uccidendolo. George aveva 46 anni quando è morto. Le sue ultime parole sono state I CAN’T BREATHE  che significa non respiro. I testimoni hanno fatto un video e lo hanno pubblicato sul web. Oggi la gente riempie le piazze per protestare contro la polizia e Donald Trump: l’ America è in rivolta, la gente grida i can’t breathe contro i poliziotti  e, alcuni membri delle forze armate, si sono uniti a loro nella protesta. Ci sono stati 10.000 arresti e proprio ieri hanno spento le luci alla Casa Bianca. Il funerale di George Floyd si terrà oggi 4 giugno 2020 a Minneapolis.

È triste vedere che ancora oggi si debba lottare contro il razzismo ai danni di coloro che non hanno niente di diverso da noi se non un colore di pelle più scuro ma un cuore grande e buono, forse, in alcuni casi più del nostro.