//GLI HIKIKOMORI di Nunzia Brio

GLI HIKIKOMORI di Nunzia Brio

di | 2019-10-28T21:22:53+01:00 28-10-2019 21:22|Alboscuole|0 Commenti
Il termine hikikomori significa letteralmente “stare in disparte” “isolarsi”. E’ un fenomeno nato in Giappone dove tutt’ora se ne registrano 500.000 casi accertati, ma secondo alcune associazioni, possono arrivare addirittura ad un milione. Negli anni, però, ha iniziato a diffondersi anche in Occidente, ad esempio in Europa, e solo in Italia se ne contano all’incirca 100.000 casi. Gli hikikomori sono ragazzi, soprattutto di sesso maschile, che vanno da un’età compresa tra i 14 e i 25 anni circa, che si chiudono nella loro camera da letto senza avere nessun contatto fisico con il mondo esterno, ma stabiliscono rapporti con altre persone utilizzando come mezzo di comunicazione la rete. La figura dello hikikomori è spesso utilizzata negli anime e nei manga e per certi versi può essere vista come uno stereotipo dei cartoni animati giapponesi. In molti di questi cartoni, infatti, viene attribuito il ruolo dell’eroe alla figura dello hikikomori, suscitando nei ragazzi un interesse per questo personaggio. Nella maggior parte dei casi si sono isolati perché, in passato hanno subito atti di bullismo, molte volte riguardo il loro aspetto fisico e così stando in rete nessuno può vedere la loro esteriorità. Altre volte le cause sono familiari, magari perché la famiglia è molto assente nella vita del ragazzo, lasciandolo libero di fare ciò che vuole senza porgli un limite, (questo è più frequente in Italia). In Giappone invece, ciò si verifica perché il padre ha un interesse soprattutto lavorativo mentre la madre, diventa oppressiva e ansiosa nei confronti del figlio. In altre situazioni invece si isolano per il loro carattere, poichè la maggior parte di loro sono molto introversi e timidi e non sono in grado di socializzare con i loro coetanei. Nei casi più gravi, i ragazzi, non interagiscono neanche con i membri familiari, facendosi addirittura portare il cibo in camera. Per aiutare questi ragazzi, su internet, è nata una comunità, fondata da Marco Crepaldi,della quale fanno parte i ragazzi hikikomori e i loro genitori, chiamata “HIKIKOMORI ITALIA”. Lo scopo di questa iniziativa è quello di espandersi e di creare delle vere e proprie comunità che permettono ai ragazzi di incontrarsi non solo online ma anche fisicamente e, di sensibilizzare le persone su questo tema, perché in Italia se ne parla poco e niente, in modo da non far aumentare il numero degli hikikomori.