//GIOVANNI PALATUCCI

GIOVANNI PALATUCCI

di | 2025-01-19T18:05:22+01:00 19-1-2025 18:05|Alboscuole|0 Commenti
dalla Redazione del TGTassoNews – noi,  giovani giornalisti del TGTassoNews ricordiamo, oggi, il commissario Giovanni Palatucci, un uomo che salvò centinaia di ebrei dalle persecuzioni razziali. Dall’8 settembre del 1943, il commissario Palatucci, nativo di Montella, un paese in provincia di Avellino, fu reggente della questura di Fiume e dopo un anno, il 13 settembre 1944 fu arrestato e deportato a Dachau dove morì a 36 anni il 10 febbraio del 1945. Durante la sua permanenza a Fiume, come funzionario di Pubblica sicurezza, Giovanni Palatucci aiutò le persone oppresse dal nazifascismo salvando molte vite. Già nel 1937, quando era responsabile dell’ufficio stranieri di Fiume, distrusse moltissimi fascicoli di cittadini di religione ebraica per sottrarli alla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Pochi giorni prima di essere deportato a Dachau con l’accusa formale di cospirazione ed intelligenza con il nemico disse ai suoi collaboratori “La Polizia significa vita, quella vita che serve ad aiutare il prossimo, la povera gente”. È stato un esempio e portatore di quei valori di giustizia e servizio in favore dei cittadini. Per lungo tempo in Italia il nome di Giovanni Palatucci è stato quello di uno sconosciuto, anche se già dal 1952 in Israele gli avevano attribuito il titolo di “Giusto tra le nazioni”. È stato merito di Goffredo Raimo, con il suo libro “A Dachau, per amore”, del 1989, se il nome di Palatucci è tornato nella memoria storica del nostro Paese, tanto che nel 1995, in occasione della festa della Polizia, l’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, conferì a Palatucci la Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria. A questo tardivo riconoscimento, seguì, nell’aprile del 2000, uno “speciale” della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Nel settembre del 2001, la RAI gli ha dedicato uno sceneggiato in due puntate dal titolo “Senza confini”. Il 13 settembre 2006 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo definì “esempio eroico di coraggio e solidarietà a tutela del valore più alto proclamato dalla Costituzione repubblicana, la dignità umana”. Un calcolo approssimativo ha stimato in più di 5.000 il numero di persone che Giovanni Palatucci aiutò a salvarsi durante tutta la sua permanenza a Fiume.  

Istituto Comprensivo Torquato Tasso di Salerno