//Gianni Rodari

Gianni Rodari

di | 2019-12-03T20:43:09+01:00 3-12-2019 20:43|Alboscuole|0 Commenti

Gianni Rodari nacque il 23 ottobre 1920 a Omegna, sul lago d’Orta, da Giuseppe Rodari e Maddalena Ariocchi.

Poiché i genitori stavano  in negozio venne seguito nel corso della sua infanzia da una balia di Pettenasco. A Omegna frequentò le prime quattro classi elementari, ma poi si trasferì a Gavirate in provincia di Varese, a nove anni, con il fratello Cesare.

Nel 1937 Rodari si diplomò come maestro presso Gavirate.

Nel 1938 fece il precettore a Sesto Calende, presso una famiglia di ebrei tedeschi fuggiti dalla Germania. Nel 1939 si iscrisse alla Facoltà di Lingue dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, abbandonando però i corsi dopo pochi esami.

Insegnò in seguito a Brusimpiano, Ranco e Cardana di Besozzo. Come egli stesso disse, la sua scuola non fu grandiosa a causa della sua giovane età, tuttavia si rese conto che fu una scuola divertente dove i bambini utilizzavano la fantasia addirittura per aiutarlo a correggere le sue stesse opere: questa, insieme a molte altre, fu una delle caratteristiche basilari di Rodari, che lo faranno sempre riconoscere per la sua originalità.

Durante la Seconda guerra mondiale venne esonerato dal servizio militare a causa della salute cagionevole. Intanto vinse il concorso per maestro e insegnò come supplente a Uboldo. Nel dicembre del 1943 venne richiamato alle armi dalla Repubblica Sociale Italiana e assegnato all’ospedale milanese di Baggio.

Traumatizzato dalla perdita dei suoi due migliori amici e dall’internamento del fratello presso un campo di concentramento nazista in Germania, prese contatti con la Resistenza lombarda, gettò l’uniforme ed entrò in clandestinità; quindi si avvicinò al Partito Comunista Italiano, a cui si iscrisse il 1º maggio 1944.

Nel 1950 lasciò Milano per Roma, dove fondò e diresse, il giornale per ragazzi “Pioniere”, con cui collaborò per una decina d’anni, fino alla cessazione della pubblicazione. In tale periodo fondò il campeggio estivo dei Pionieri, con sede prima a Modena e poi a Bologna.

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In quegli anni pubblica Il libro delle filastrocche ed il Romanzo di Cipollino. Nel 1953 sposa Maria Teresa Feretti, dalla quale quattro anni dopo ha la figlia Paola. Dal settembre 1956 al novembre 1958 torna a lavorare all’Unità. Farà l’inviato e poi il responsabile della pagina culturale e infine il capocronista. Nel 1957 supera l’esame da giornalista professionista. Il 1° dicembre 1958 passa a lavorare a Paese sera. Nel 1960 incomincia a pubblicare per Einaudi e la sua fama si diffonde in tutta Italia.

Dal 1966 al 1969 Rodari non pubblica libri, limitandosi a una intensa attività di collaborazioni per quanto riguarda il lavoro con i bambini. Lascia Paese sera e nel l970 vince il Premio Andersen, il più importante concorso internazionale per la letteratura dell’infanzia. Nel 1970 ricomincia a pubblicare per Einuadi ed Editori Riuniti, ma la sua prodigiosa macchina creativa non sembra più girare a pieno regime.

Al ritorno da un viaggio in Urss Gianni Rodari nel 1979 comincia ad accusare i primi problemi circolatori che lo porteranno alla morte dopo un intervento chirurgico il 14 aprile del 1980.

Iannone Enola Valeria

La Porta Lorella
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