//Game of Thrones: differenze tra libro e serie tv

Game of Thrones: differenze tra libro e serie tv

di | 2022-05-02T12:29:50+02:00 2-5-2022 12:29|Alboscuole|0 Commenti
di Giada Bertoni Game of Thrones è stato un successo senza precedenti, con le sue otto stagioni ha rappresentato per la maggior parte della sua corsa una trasportazione delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Ad un certo punto la mancanza coincidenza tra la pubblicazione dei romanzi e lo sviluppo della serie ha penalizzato la settima e l’ottava stagione che hanno dovuto fare i conti con la mancanza di una fonte originale; i risultati non sono certo entusiasmanti, ma la trasposizione dell’opera ha sempre portato con se differenze sostanziali tra lo scritto e lo show alcune necessarie altre incomprensibili. Ecco le più importanti:
  1. Aegon Targaryen è vivo: abbiamo scoperto che nello show Jon Snow è Aegon Targaryen, figlio di Rhaegar Targaryen e di Lyanna Stark, sorella di Ned Stark. Il lord di Grande Inverno fece fede alla promessa fatta alla sorella in punto di morte, di proteggere suo figlio. Così Ned lo portò con sé, crescendolo come figlio bastardo con il nome di Jon Snow. In questo modo Jon diventa di fatto il legittimo erede al Trono di Spade. Nei libri c’è già un Aegon Targaryen, figlio del precedente matrimonio tra Rhaegar ed Elia Martell. Questo bambino dovrebbe essere morto, ma Aegon riappare nei libri, sbarcando sul continente Occidentale, pronto a prendere il posto che gli spetta. Nulla vieta che Jon Snow sia a sua volta il figlio di Rhagar e Lyanna anche nei romanzi ma per ora giace morto nella neve ucciso dai suoi compagni.
  2. Lady stoneheart: Nei libri Catelyn Stark è “rediviva” sotto il nome di Lady Stoneheart, una sorta di spirito con le corde vocali recise, che va a caccia di tutti i Frey, per impiccarli. Inquietante? Decisamente. Il cadavere di Catelyn era stato infatti denudato e gettato nel fiume Forca Verde. Dopo tre giorni il suo corpo viene ritrovato dalla Fratellanza senza vessilli e, grazie al sacrificio di lord Beric Dondarrion, Thoros di Myr riesce a riportarla in vita, nonostante il tempo eccessivo trascorso dalla sua morte. Lady Stoneheart prende così il comando del gruppo di fuorilegge. Viene descritta come una donna dalla carnagione cadaverica, con una enorme cicatrice che le percorre la gola da un’orecchia ad un’altra. Non proferisce parola, ma il suo sguardo è severo e crudele. Un giorno la Fratellanza cattura un piccolo gruppo di persone guidato da Brienne. Quest’ultima afferma di essere alla ricerca di Sansa ed Arya per conto di Jaime Lannister e viene quindi accusata di tradimento dalla Lady dal cuore di pietra. Brienne giura di esserle ancora fedele, ma lady Stoneheart insiste che dovrà provare la sua fedeltà uccidendo Jaime. Al rifiuto di Brienne, lady Stoneheart ordina l’impiccagione di tutto il gruppo, tuttavia le loro vite vengono in seguito risparmiate, chiaro riferimento all’animo gentile di Cat in vita.
  3. La profezia per Cersei: Sia nei libri che nella serie, si fa riferimento alla profezia di Cersei, pronunciata da Maggy la Rana, una strega che abita nei boschi di Lannisport. Una Cersei bambina rivolge delle domande sul suo futuro alla strega. La prima riguardo alla sua incoronazione: “Tu sposerai il re e sarai regina fino a quando non verrà una regina più giovane e bella di te”. La strega continua predicendo la nascita e la morte di tre figli: “D’oro saranno le loro corone e d’oro anche i loro sudari”. Nella serie TV però, non esiste la parte più interessante dell’intera profezia, cioè quella relativa al “Valonqar”: “Quando sarai annegata nelle tue stesse lacrime, il valonqar chiuderà le mani attorno alla tua gola finché non sopraggiungerà la morte”.Valonqar in alto Valyriano significa “fratello minore”, ciò spiegherebbe l’avversione di Cersei per Tyrion, dimostrata in più occasioni. Diverse teorie, però, portano a pensare che questa figura sia invece Jaime: pur essendo gemelli, Cersei ama ricordare come egli sia venuto al mondo pochi istanti dopo di lei.
  4. Mance Ryder:Stannis Baratheon giustizia il leader dei bruti, anche nei libri, e per lo stesso identico motivo: Mance Ryder non si è voluto inginocchiare al suo cospetto, quindi merita la morte. Nella serie televisiva, Mance brucia sul rogo, ed è Jon a ucciderlo per pietà, trafiggendo il suo cuore con una freccia. Nei libri, invece, la vicenda è molto più complicata: Melisandre scambia l’aspetto di Mance con quello del Lord delle Ossa con un incantesimo, così è il suo sottoposto a essere giustiziato, mentre Mance parte alla volta di Grande Inverno per salvare Arya Stark – in realtà, Jeyne Poole – e finire nei sotterranei di Ramsay Bolton con un macabro regalo, una coperta fatta con le pelli delle sue stesse mogli. Nei libri, Jon viene assassinato dai suoi confratelli proprio dopo aver deciso di attaccare i Bolton per salvare Mance.
  5. La battaglia dei bastardi: La danza dei draghi si conclude con la morte di Jon per mano dei suoi confratelli. La serie televisiva si è lasciata alle spalle quella vicenda da due stagioni, riportando Jon in vita all’inizio della sesta grazie all’intervento di Davos e di Melisandre. Nei libri, la battaglia dei bastardi non c’è ancora stata, e non è detto che ci sarà mai, anche perché la posta in gioco è molto diversa. Nella serie TV, Jon attacca Grande Inverno per spodestare Ramsay Bolton che, tra le altre cose, ha torturato e violentato sua sorella Sansa. Nei libri, invece, i Lannister consegnano ai Bolton la damigella di Sansa, Jeyne Poole spacciandola per Arya. Ramsay la sposa e, ben sapendo che non si tratta di Arya, la rinchiude nella torre e la tortura regolarmente. È lei che Theon salva con l’aiuto di Mance, mentre nella serie TV Theon aiuta proprio Sansa a scappare da Grande Inverno.
  6. Gli estranei: il Re della Notte ha abbattuto la Barriera col soffio di fuoco del drago Viserion che ha ucciso sotto gli occhi di Daenerys e in seguito resuscitato. La settima stagione si concludeva con gli Estranei e il loro esercito di non morti che invadevano il Continente Occidentale da nord, mentre Jon e i suoi alleati cercavano di convincere Cersei a fare fronte comune contro questa minaccia soprannaturale. Nei libri non è successo ancora nulla del genere e molti credono ancora che gli Estranei siano semplicemente un mito, nonostante Jon e i Guardiani della Notte li abbiano visti coi loro occhi. Bran Stark, nella serie TV, si è addestrato col Corvo con tre occhi proprio per questo motivo, e ha pagato il suo ritorno a Grande Inverno con le vite di Hodor, di Jojen Reed e del suo metalupo Estate. Nei libri, Bran è ancora nella grotta del Corvo insieme a Meera e tutti gli altri.
  7. I lannister: La famiglia Lannister si trova in una condizione assai diversa all’inizio dell’ottava stagione, rispetto ai libri. Cersei, dopo aver perduto i suoi tre figli, è salita al trono: nei libri, invece, Tommen e Myrcella sono ancora vivi, e Cersei aspetta ancora di essere processata; Jaime ha compiuto lo stesso percorso di redenzione, seppur più marcato nei libri, ma nella serie televisiva ha abbandonato il fianco della sorella per combattere gli Estranei, mentre nei libri si batte ancora per la sua casata. Tyrion ha vissuto varie disavventure, nei libri, insieme a Jorah Mormont, alla nana Penny e altri personaggi, ma non ha ancora incontrato personalmente Daenerys né tanto meno ne è divenuto il consigliere.