//FUMETTO, CHE ARTE!

FUMETTO, CHE ARTE!

di | 2018-12-14T13:23:34+01:00 14-12-2018 13:23|Alboscuole|0 Commenti
Di La Redazione Jr. Scuola Secondaria di I grado “S.B.Platani” – Il fumetto è un’arte al pari di un quadro, una poesia, un romanzo o una qualsiasi opera artistica. È diventato nel secolo scorso una forma di comunicazione che usa l’icona, cioè l’immagine per rappresentare la realtà. La storia di questo fenomeno può essere fatta risalire all’epoca delle caverne, quando i primi uomini realizzarono i graffiti per raccontare le loro battute di caccia. Il termine fumetto si riferisce alle nuvolette simili ad uno sbuffo. Per diverso tempo, soprattutto in Italia, furono utilizzate delle didascalie in calce a ciascuna vignetta. Negli USA i fumetti sono chiamati Comics; in Giappone Manga cioè immagini in movimento o senza senso. In genere i disegni delimitati da un’inquadratura illustrano i punti più significativi della storia. L’insieme di inquadrature si chiama striscia. Un elemento fondamentale è la nuvoletta che contiene ciò che i personaggi si dicono o i loro pensieri; se invece il contorno della nuvoletta ha linee frastagliate e acute indica sentimenti di rabbia o paura. Il personaggio che diede vita al vero fumetto fu Yellow Kid, il bimbo vestito di giallo nato dalla fantasia di Richard Outcault per il quotidiano The World di New York, negli USA nel 1895. Accanto alle tavole domenicali (sunday pages) a colori, nel 1907 comparvero a poco a poco su tutti i quotidiani le strisce giornaliere a fumetti (daily strips) in bianco e nero, con storie concluse o a puntate di personaggi nuovi o già noti. In Europa l’esempio degli USA fu seguito solo parzialmente: nacquero giornalini settimanali per bambini, ma si evitò costantemente di inserire il fumetto nelle illustrazioni. In Italia, nel dicembre 1908, apparve il Corriere dei piccoli, supplemento domenicale del Corriere della sera, Nel frattempo, negli USA, W. Disney e U. Iwerks crearono, prima per lo schermo (1928) e poi per il fumetto (1930), il personaggio di Mickey Mouse (Topolino), che ebbe immediatamente in tutto il mondo un’immensa popolarità; a lui Disney, separatosi da Iwerks e con altri collaboratori, affiancò nuovi personaggi, come Goofy (Pippo), Donald Duck (Paperino), Uncle Scrooge (Paperon de’ Paperoni); tra questi, gli ultimi due raggiunsero poi un successo che oscurò quello pur notevolissimo del primo eroe di Disney. Il fumetto ha grande valore educativo perché:
  • Promuove l’identificazione con il personaggio;
  • Stimola le capacità logiche per interpretare la giusta sequenza;
  • Veicola messaggi sociali e politici;
  • Distrae dalla realtà;
  • Favorisce particolari emozioni;
  • Apre a nuovi campi del sapere;
  • Facilità l’apprendimento di comportamenti.
Per tutti questi motivi noi ragazzi, ma anche voi adulti, adoriamo il fumetto.