//Egregio prof. Andreoli…

Egregio prof. Andreoli…

di | 2019-01-28T16:18:55+01:00 28-1-2019 16:18|Alboscuole|0 Commenti
A cura di Arianna La Rosa II A – Caro professor Andreoli, mi permetto di dirLe “caro” perché le sue parole mi sono sembrate vere e sincere e ho avuto l’impressione che volesse rivolgersi proprio a me. Io sono una ragazzina di dodici anni e ancora non mi sento una vera e propria adolescente, di quelle imbronciate e con la risposta sempre pronta, eppure tutti mi dicono che a breve lo diventerò anch’io. Gli adulti parlano dell’ADOLESCENZA come il periodo nero della vita, un vero e proprio tormento, come un periodo angoscioso e infinito che figli e genitori devono affrontare. Ho sempre ascoltato queste teorie con molta leggerezza, perché credo che ognuno di noi debba vivere questo periodo senza troppi stereotipi da seguire. Ogni adolescente è diverso dall’altro, perché ognuno è diverso. Abbiamo famiglie e contesti sociali diversi. Infatti mi trovo in accordo con lei perché è anche il suo pensiero. Alla mia età si hanno nuovi ideali, tante certezze che nascondono insicurezze. E ogni adulto o anziano che sia, non può mai cambiare le nostre idee, considerando l’esperienza vissuta nel proprio passato. Di generazione in generazione le cose cambiano e non si possono prendere alla lettera tutte la esperienze che i nostri genitori o nonni ci raccontano; appunto tutti quanti iniziano con la frase “Ai miei tempi…” e cominciano a raccontarci storie ed avvenimenti passati che a noi appaiono noiosi, quasi inutili e consideriamo questi racconti solo una perdita di tempo. Ma  in realtà possiamo trarne delle dritte per affrontare più serenamente le esperienze attuali. Anche se, secondo il mio pensiero, il desiderio di sentirsi grandi e non essere più considerati dei bambini da proteggere e quindi rinchiudere in una teca di vetro come la rosa del “Piccolo Principe” è qualcosa che accomuna gli adolescenti di tutte le generazioni. Parlare, una cosa così semplice che ognuno di noi può fare, talvolta diventa quasi impossibile. C’è molta diffidenza tra adulti e adolescenti. E non solo gli adulti, gli anziani sono una preziosa fonte di esperienza. Anche l’ esperienza di un adolescente può arricchire e far crescere un adulto. Non si finisce mai di crescere e di imparare. Confrontarsi, dialogare, senza pregiudizi tra generazioni è la chiave giusta per vivere serenamente ogni età. Eliminando il silenzio e il mutismo ci si arricchisce reciprocamente.