//Economia Medievale: la nascita dei Monti di Pietà ad Assisi, condivisione di un significativo percorso didattico.

Economia Medievale: la nascita dei Monti di Pietà ad Assisi, condivisione di un significativo percorso didattico.

di | 2021-04-27T20:29:20+02:00 27-4-2021 20:29|Alboscuole|0 Commenti
a cura della Prof.ssa Rossana Parini – scuola Secondaria di I grado – Tempo di bilanci alla Scuola Secondaria di 1° grado “Galeazzo Alessi” di Santa Maria degli Angeli; da sempre attenta alle opportunità culturali offerte dal territorio, non poteva passare sotto silenzio quella costituita dalla Mostra documentaria “I Monti di Pietà di Assisi”, aperta nell’Ottobre scorso e corredata da una proposta didattica percorribile in DAD. La mostra traeva origine dalla quinta edizione de “Gli Aghi di Assisi”, proposta da Giampiero Italiani quale contributo di divulgazione e di approfondimento storico dell’evento internazionale “The Economy of Francesco”, tenuto in Assisi nel Novembre 2020. L’intento dell’iniziativa, da un lato, era quello di recuperare, dal punto di vista storico, l’approccio francescano nell’offrire risposte alle persone meno protette nei momenti di crisi economica e sociale; dall’altro, suggerire l’”Ago di Assisi” come metafora della necessaria ricucitura dell’attuale contesto sociale generato da una modernità edonistica ed aggravato dall’attuale situazione pandemica. Il Progetto ha preso avvio nel mese di Novembre con una lezione registrata e condivisa online, a cura della dottoressa Federica Romani, responsabile dell’Archivio di Stato di Assisi, la quale ha illustrato ai nostri alunni il ruolo e il compito di ogni Archivio di Stato, attraverso la visione e l’analisi di documenti di vari periodi storici, in esso conservati. L’approccio al documento storico, che è alla base della scrittura e dello studio della Storia, ha permesso poi di presentare tutta una scelta di fonti scritte, iconografiche, materiali, utili alla ricostruzione, nel nostro caso, dell’ambiente medievale in cui nacquero e si svilupparono i Monti di Pietà, nel nostro territorio. Gli interventi preziosi della dottoressa Romani si sono alternati a quelli altrettanto utilissimi del professor Dino Renato Nardelli: grazie all’apporto e allo stimolo di entrambi, gli alunni sono stati sollecitati, partendo da quadri di vita relativi ai secoli del Basso Medioevo, a ricercare le cause degli eventi proposti, formulare ipotesi, prevedere possibili conseguenze ed esiti, calcando le orme del lavoro dello storico di professione. Particolarmente interessanti si sono rivelati i contributi, dai professori sopra citati, in cui è stato trattato il tema delle Pandemie, flagelli ricorrenti che piombano sull’umanità impreparata, in ogni tempo! Nel Medioevo, varie ondate di Peste sconvolsero gli abitanti d’Europa, della penisola e di Assisi: da quegli anni, la malattia infettiva rimase sempre in maniera endemica, diventando parte integrante delle comunità, le quali si affannavano, con Regolamenti, Editti e Bollettini di Sanità a diffondere misure di igiene, suggerire comportamenti, ordinare proibizioni e restrizioni varie per contrastare il dilagare dei contagi. Facilmente gli alunni hanno potuto mettere in relazione il passato e l’oggi: le attuali misure anti-Covid richiamano le misure antiche (elaborate da speciali Commissioni che si occupavano di salute pubblica) col divieto ad accogliere e ospitare forestieri, ad uscire dal territorio assisano senza la necessaria autorizzazione,  sospendendo anche la frequentatissima Fiera del Perdono con chiusura delle locande intorno alla Porziuncola e a San Francesco, custodendo le porte della città e sorvegliando eventuali malintenzionati sprovvisti del Bollettino di Sanità, attestanti la buona salute! Dall’infuriare di queste ondate pandemiche si originavano gravi crisi economiche e sociali che consegnavano le popolazioni ad indigenze per noi inimmaginabili, con l’urgente necessità di trovare sostegni sociali per sopravvivere. Fu proprio in un clima cupo e ammorbato di questo genere, e sulla spinta delle predicazioni dei Francescani contro il peccato dell’usura, largamente praticata dagli Ebrei in quel tempo e che generava rovina nelle famiglie e nei rapporti sociali, che nacquero i primi Monti di Pietà e Monti Frumentari. Figure centrali nel loro sorgere furono i frati Barnaba Manassei (medico, custode della Porziuncola, vicario provinciale dei Frati Minori, ritiratosi poi all’eremo delle Carceri dov’è la sua tomba), Fortunato Coppoli, Agostino da Perugia, sempre vicini ai bisogni dei semplici e fautori di un’”economia circolare”, cioè fraterna, di scambio, in cui tutti possano giovarsi dei beni disponibili, come il nostro Santo amava raccomandare! I personaggi nominati sono stati fatti oggetto di ricerche personali o di gruppo, attingendo alla Biblioteca della Porziuncola, agli Atti dell’Accademia Properziana del Subasio e a contributi cercati in Internet. Nella trattazione di questo tema, fondamentale è stato l’apporto di padre Marcello Fadda, del Terz’Ordine Regolare, che ha dialogato con i ragazzi, parlando di economia medievale e dell’originalità francescana nella visione ecumenica del creato, tema assai caro a Papa Francesco e ai più aperti economisti del nostro tempo. Analizzando vari capitoli dello Statuto di fondazione, del 1468, e delle successive nuove redazioni, gli alunni si sono divertiti a considerare il genere di “pegni” che venivano lasciati in garanzia, in cambio di piccole somme di denaro elargite a un tasso di interesse molto basso ( 2-5% contro il 30% e oltre dei banchi ebrei): povere file di collanine, anellini con pietruzze di poco valore, caldari da mosto e da bucato, capofochi, lenzuola, tappetini, maniche di camicie…; a leggere testamenti in cui si lasciava al Monte la carità di alcuni fiorini; ad immaginare scene di vita collocabili in quel contesto: ne sono nati via via racconti godibili di scrittura creativa. Di grande sostegno anche l’attività del Monte Frumentario, sorto con lo scopo di prestare grano ai contadini più in difficoltà, al momento della semina, con l’impegno a restituirlo dopo il raccolto, con un modesto aumento: si prestava “a misura rasa” e si ridava “a misura colma”. I Monti di Pietà, che rappresentarono per secoli un concreto aiuto economico per tanti cittadini, artigiani e piccoli imprenditori, contrastando l’esercizio del prestito usuraio, sono tornati, in alcune realtà, come ad esempio Napoli e Roma, a svolgere un ruolo determinante, nel sostegno di chi è stato provato dall’attuale fermo delle attività lavorative, dalla disoccupazione e conseguente impoverimento del tessuto sociale! Ad arricchire ulteriormente questo percorso, sono state offerte letture guidate di immagini sacre relative a “Madonne della Misericordia” (col loro ampio mantello a protezione dei fedeli imploranti), particolarmente invocate durante l’imperversare delle epidemie, evidenziando personaggi, colori e materiali, piani, simbologie e messaggi espliciti e celati ad uso dei devoti, e promuovendo una indagine, nel territorio circostante, alla ricerca di iconografie similari, tanto care alla pietà popolare del tempo. Il Progetto, di cui si è cercato di tratteggiare i momenti più interessanti, proseguirà nel prossimo anno scolastico, nella speranza di poter mostrare, pandemia permettendo, ad un pubblico più vasto, i percorsi effettuati dalla nostra scuola,  impegnata nell’indagare pagine di Storia locale dove è sempre sorprendente imbattersi in tracce di vita così simili alla nostra attualità! Prof.ssa Rossana Parini, responsabile del Progetto Al Progetto hanno aderito le classi 1^, 2^, 3^ A ( prof. Ascani, Carpentieri); 1^, 2^, 3^ B (prof.Bellucci, Bosimini, Colazingari, Gorietti); 2^, 3^ C (prof. Olivieri); 1^, 2^, 3^ D (prof. Masciotti, Rossi); 1^, 2^, 3^ E (prof. Aucone, Parini, Tini); 1^, 3^ F (prof. Bratti). Un vivo ringraziamento ai vari esperti che hanno reso possibile questo significativo percorso didattico.