//Droni: un’arma e un hobby

Droni: un’arma e un hobby

di | 2020-01-14T18:30:05+01:00 14-1-2020 18:30|Alboscuole|0 Commenti
di Nicola Abbasciano e Aron Littera   Quadricotteri, tricotteri, esacotteri e ottocotteri stanno riempiendo i nostri cieli. Fino a pochi anni fa era un hobby per appassionati di robotica. Oggi, grazie alla gran diffusione dei quadricotteri tantissime persone che non hanno mai visto un aeromodello in vita loro, portano in volo telecamere ad alta definizione e fanno riprese video incredibili. Per chi non sapesse ancora cosa sia un drone, si tratta di un velivolo con pilotaggio remoto a volte munito di una telecamera che funge da bersaglio in esercitazioni militari con missili. La storia dei droni inizia nel 1849 (quasi due secoli fa) in Austria. Questo paese inviò dei “palloni” senza pilota pieni di bombe per attaccare la nostra Venezia. I primi veri droni nacquero durante la prima Guerra Mondiale dal personale americano. Nikola Tesla descrisse nel 1915 una sorta di flotta di veicoli da combattimento rivelatosi un gruppo di droni. Nel 1959 la nazione americana, preoccupata di perdere i soldati, pianificò l’uso di velivoli senza piloti. Le prime generazioni di droni erano principalmente velivoli impiegati per la sorveglianza e per il trasporto di armi militari. I droni vennero utilizzati anche nell’ambito cinematografico. Molti appassionati utilizzano i droni per scopi personali come filmati di ambienti e foto. Ovviamente ci sono regole da rispettare:
  • Bisogna avere una velocita massima 200km/h per i droni da corsa;
  • Mantenere 150 metri di distanza da aree industriali;
  • Avere un transponder, una sorta di targa digitale;
  • Pesare al massimo 25kg (solo per droni usati come hobby).
Far volare un drone è un’esperienza unica che ognuno di noi dovrebbe compiere almeno una volta nella vita.