//Debullizzati

Debullizzati

di | 2019-01-09T10:15:05+01:00 8-1-2019 11:33|Alboscuole|0 Commenti
di Martina Mariano e Riccardo Nuri – MABASTA (Movimento Anti Bullismo Animato da STudenti Adolescenti) è stato ideato e creato nel 2016 dagli studenti dell’Istituto “Galileo Galilei” di Lecce, supportati dal prof. Manni, con lo scopo di promuovere iniziative ed attività per prevenire e debellare il bullismo ed il cyberbullismo. Anche noi del Galateo-Grigole”, da un po’ di anni, siamo in rete con tale istituto e partecipiamo a tutte le iniziative che propone. Quest’anno la richiesta è stata quella di far emergere eventuali problematiche relative al bullismo all’interno delle classi o nella scuola, mediante la somministrazione di un questionario, le cui domande erano ben diciotto e molto mirate. Il fine è stato quello di affrontare eventuali casi e, in caso contrario, di nominare le classi come debullizzate. Insieme con la nostra docente di matematica, abbiamo analizzato i risultati ottenuti e abbiamo evidenziato alcune risposte che riportavano segni evidenti della presenza di situazioni “a rischio”, cioè di eventi che segnalavano l’esistenza di probabili focolai di bullismo. Per poter meglio osservare ed approfondire quanto emerso dal questionario, abbiamo creato dei grafici riferiti alle domande prese in esame, alcuni dei quali sono nell’immagine allegata.  Le rappresentazioni grafiche, con la loro immediatezza visiva, ci hanno consentito di riflettere con il supporto delle nostre docenti. Si sono susseguiti dibattiti e confronti che ci hanno portato a riflettere su alcuni atteggiamenti e comportamenti che si erano manifestati nella nostra classe, fortunatamente si è trattato solo di questo e di nulla di più radicato. Dalle varie osservazioni e riflessioni abbiamo capito che la prepotenza genera altra prepotenza e cattiveria e che il bullo non è un leader, ma una vittima del suo essere immaturo, del suo bisogno di essere sempre al centro dell’attenzione. Il bullo è aggressivo e ha poca autostima, si “diverte” a far valere la sua forza fisica, per dimostrare agli altri, ma soprattutto a se stesso, di essere ciò che in realtà non è. Il bullo è spesso il risultato della sua ignoranza e delle sue paure. Le docenti hanno poi ribadito l’importanza di non nascondere o coprire il bullo e ci hanno invitato a parlare con gli adulti: genitori, parenti o professori, i soli in grado di poter intervenire ed aiutare le vittime di bullismo. Al termine di tutte le nostre conversazioni abbiamo così dichiarato la nostra classe DEBULLIZZATA!