//David Sassoli

David Sassoli

di | 2022-01-28T08:37:15+01:00 27-1-2022 19:06|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Sanli Pesaran – classe II/D – scuola Secondaria di I grado – Fino a poco tempo fa non conoscevo David Sassoli. A sentire il suo nome, credevo che fosse uno dei soliti politici che discuteva per qualche argomento riguardante all’Italia. Quando ho scoperto chi fosse e quali fossero le sue ideologie, mi sono pentita di non averlo conosciuto prima. Oggi persone come lui, con una mente aperta e creativa e con un impulso di voler portare al progresso …non sono molto comuni. Sono come gli arcobaleni, non sono molto comuni da vedere, ma ogni volta che ne vedi uno rimani estasiato dalla positività d’animo che ti ha appena donato. Era un uomo moderno pieno di ambizioni e sogni, un uomo amante dell’Europa, un uomo che ha deciso di battersi per i diritti cittadini, un uomo che ha affrontato a testa alta grandi problematiche, un uomo ragionevole e forte. Lui era David Sassoli… Qualche volta il destino prende svolte inaspettate, è ciò che è successo a questo uomo durante il corso della sua vita. Da un semplice bambino di Firenze amante della musica classica e deciso a seguire le orme del padre nell’ambito del giornalismo, in pochi anni la sua carriera ha spiccato il volo. “Era espressione di quella radice culturale umanistica, che ha segnato molti di noi, non sempre ha incontrato un consenso ampio ma sul quale bisogna continuare a scommettere come patrimonio ideale” lo descriveva così Amalio Santoro. In poco tempo è diventato una stella del giornalismo, un’anima dedita al lavoro e credente nella libertà di espressione. Ha lavorato per numerose agenzie, piccoli giornali e redazioni fino al 1992. Durante questo periodo ha fatto importanti apparizioni, in particolare sono state acclamate le testimonianze di un incontro a Parigi e della caduta del Muro di Berlino. Dopo essere stato notato per i suoi articoli, è stato ingaggiato come giornalista televisivo del TG3 e inviato speciale in numerosi programmi di cronaca. Nel 1997 ha conseguito il suo primo premio, ovvero il Premio Ischia Internazionale di Giornalismo, come miglior cronista televisivo dell’anno, a cui ne seguirono molti altri negli anni successivi. Nel 2009 ha iniziato la sua brillante carriera politica. Tutto è iniziato con una votazione, proposta dal partito Democratico, del capolista nella circoscrizione dell’Italia centrale nella quale David vinse l’elezione, risultando tra i più votati. Dopo vari mandati europei, nell’arco di dieci anni è diventato, il 3 luglio 2019, presidente del Parlamento Europeo. Il Parlamento europeo è un’importante sede del dibattito politico e del processo decisionale a livello dell’Unione europea. I suoi deputati hanno il compito di rappresentare gli interessi dei cittadini nel processo legislativo europeo e di garantire il funzionamento democratico delle altre istituzioni dell’UE. Il Parlamento agisce in qualità di colegislatore e condivide con il Consiglio il potere di adottare e modificare le proposte legislative e di decidere sul bilancio dell’UE. Vigila inoltre sull’operato della Commissione e degli altri organi dell’UE e coopera con i parlamenti nazionali degli Stati membri. “Siamo immersi in trasformazioni epocali: disoccupazione giovanile, migrazioni, cambiamenti climatici, rivoluzione digitale, nuovi equilibri mondiali, solo per citarne alcuni, che per essere governate hanno bisogno di nuove idee, del coraggio di saper coniugare grande saggezza e massimo d’audacia.” Disse il presidente Sassoli al suo primo discorso in ruolo di presidente del Parlamento Europeo “Dobbiamo recuperare lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri Fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza. In questi mesi, in troppi, hanno scommesso sul declino di questo progetto, alimentando divisioni e conflitti che pensavamo essere un triste ricordo della nostra storia.” Un sognatore pieno di idee e ambizioni, che lo hanno portato a essere ancora più conosciuto per il suo animo creativo. E’ stato sostenuto da numerose persone, che condividevano il suo modo di pensare e le sue proposte, che aveva presentato già nel suo primo discorso “Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione… La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue… Le nostre regole economiche devono saper coniugare crescita, protezione sociale e rispetto dell’ambiente…Abbiamo bisogno di regole che sappiano coniugare al progresso tecnologico, sviluppo delle imprese e tutela dei lavoratori e delle persone…Servono investimenti per tecnologie pulite…Dobbiamo lavorare per una sempre più forte parità di genere e un sempre maggior ruolo delle donne ai vertici della politica, dell’economia, del sociale”. Dopo 3 anni, in ruolo come Presidente del Parlamento, si è spento precocemente quest’anima geniale dalle mille idee all’età di 65 anni. Verrà ricordato sempre per i suoi atti benevoli all’Europa e per la sua destrezza nella politica e nel giornalismo… e per concludere vorrei citare una sua frase che mi ha colpito particolarmente: “Pensiamo più spesso al mondo che abbiamo, alle libertà di cui godiamo…. E allora diciamolo noi, visto che altri a Est o ad Ovest, o a Sud fanno fatica a riconoscerlo, che tante cose ci fanno diversi – non migliori, semplicemente diversi – e che noi europei siamo orgogliosi delle nostre diversità”.