//CHI LEGGE VIVE CENT’ANNI… E PIU’!

CHI LEGGE VIVE CENT’ANNI… E PIU’!

di | 2020-03-14T12:45:07+01:00 14-3-2020 12:41|Alboscuole|0 Commenti
Leggere”: un verbo come molti altri, si limita ad esprimere un’azione come tanti verbi. Ma leggere non è solo una semplice azione, è molto di più. Oramai lo diamo per scontato. Leggiamo da quando siamo piccoli e da allora lo facciamo innumerevoli volte al giorno, applicando quello che é un vero e proprio dono in svariati modi : leggere una ricetta, un manuale di istruzioni o delle indicazioni. Ma, per nostra fortuna, il mondo é costellato di poeti, romanzieri e scrittori de più svariati generi che non si limitano ad informare il prossimo. No, loro danno vita alle parole, trasportando il lettore in così tante epoche e in così tanti luoghi che per enunciarli tutti non basterebbe una vita. Vorrei poter esternare miriadi di riflessioni per trasmettere ai giovani lettori di questo articolo quanto nobile sia la lettura, ma, ahimè, sono costretto a limitarmi sperando almeno in parte di riuscire nel mio intento. “Leggere”, una delle invenzioni più grandi della storia, lo ribadiró ancora una volta, lo diamo per scontato, e lo ribadisco perché bisogna soffermarsi su quella che è una delle più grandi debolezze della società attuale. E pensare che non è stato sempre così. Quando spesso mi capita di assistere alla classica scena dove molti giovani, soprattutto nel periodo natalizio, ricevono dai propri parenti un buon libro come regalo, e con la medesima velocità con cui hanno propinato a quest’ultimi ringraziamenti menzogneri, lo ripongono su uno scaffale dove verrà lasciato ad ammuffirsi, beh, permettetemelo, rabbrividisco. In queste occasioni automaticamente la mia mente mi fa riandar, quasi come sollecitata da un istinto primordiale, ai tempi in cui le persone avrebbero dato la vita per poter scappare dalla realtà e immedesimarsi in un libro. Ricordo il nazismo e il fascismo, quando migliaia di libri vennero proibiti e bruciati affinché nessun’altra realtà potesse esistere. Quale altro avvenimento potrebbe essere più iconico e simbolico di questo? I libri non sono solo strumenti ma garanti della libertà. Sono stato fortunato a comprendere fin da piccolo l’importanza della lettura, ma molti miei coetanei no. E allora mi chiedo: chi se non loro dovrebbe capire che non possiamo lasciare che i libri finiscano nell’oblio? Chi se non loro dovrebbe comprendere quanto leggere renda liberi? Chi se non loro dovrebbe capire che, se si smettesse di leggere, si rischierebbe di perdere la propria umanità? Viviamo in un mondo dove non si legge, si “visualizza” e si visualizzano le immagini, i “post ” che gli altri pubblicano sui social, nell’erronea convinzione che ciò permetta loro di vivere la vita degli altri. E forse, chissà, magari la colpa sarà dei giovani o forse della società e dei modelli che “approva”, o forse ancora sarà colpa della scuola che mostra solo l’aspetto più noioso dei libri, quasi fossero “tomi”. Per avvalorare queste mie considerazioni, citerò di seguito le parole di un assai noto filosofo e scrittore italiano, Umberto Eco : “Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita : la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni”. Beh, potrei dilungarmi ad oltranza ma che motivo ne avrei? Tali parole lasciano già trasudare, in modo cristallino, il profondo significato di cui sono ricolme. In conclusione, lascio di vostro dominio ciò che la lettura mi ha concesso di fare : mi ha permesso di viaggiare in lungo e in largo, di conoscere nuove persone, usanze e costumi pur senza muovermi di un metro. Tali affermazini sembrerebbe opera di una fantasiosa ed arcana magia. Ed invece no. Per fare tutto ciò non serve molto : basta solo leggere un libro. LUIGI MAGLIONE (5^ C)