//CAMBIAMO IL MONDO

CAMBIAMO IL MONDO

di | 2022-05-09T22:19:46+02:00 9-5-2022 22:19|Alboscuole|0 Commenti
di Fatima Baig e Francesco Capoccia-   Onore alla memoria di Aldo Moro. Il Consiglio Regionale della Puglia, nell’atrio di Palazzo Adorno, alla presenza delle massime autorità civili e religiose, ha voluto ricordare questo grande politico italiano, figlio del Sud, uomo di Pace. Esempio di attaccamento alla Patria, alle radici, invitava i giovani a mettersi al servizio del Paese impegnandosi a realizzare una società più giusta in cui ognuno con il proprio dovere rappresentasse degnamente l’interesse di tutti. “Questo– diceva Aldo Moro-questo Paese non si salverà. Le grandi conquiste sociali si riveleranno effimere se non si scoprirà un nuovo senso del dovere”. Figlio del suo tempo, giovane politico, aveva capito che era il momento di agire per il bene della collettività. “Se fosse possibile dire salviamo questo tempo e andiamo direttamente a domani, tutti accetterebbero di farlo. Evidentemente non è possibile e, allora, si tratta di vivere il tempo che c’è stato dato con tutte le difficoltà, si tratta però di essere coraggiosi e fiduciosi”. Coraggio e fiducia, parole importanti, oggi come allora. E poi la parola tanto usata a scuola, ma non solo, la parola diversità: “Anche se talv­olta profondamente di­visi, anche ponendoci­, se necessario, come­ avversari, sappiamo ­di avere in comune, c­iascuno per la propria strada, la possibil­ità e il dovere di an­dare più lontano e più in alto. La diversità ­che c’è tra noi non c­i impedisce di sentir­ci partecipi di una g­rande conquista umana­. Non è importante ch­e pensiamo le stesse ­cose, che immaginiamo­ e speriamo lo stesso­ identico destino; è­ invece straordinaria­mente importante esprimere liberamente le proprie idee, avere spazio nel quale vive­re la propria esperie­nza di rinnovamento e­ di verità costruendo la Libertà e la Democrazia, cardini portanti per un mondo di Pace”. Oggi, noi tutti, ragazzi e ragazze, adulti e istituzioni, abbiamo sentito il dovere di cambiare il mondo. E’per questo che siamo stati chiamati a sottoscrivere un manifesto in cui ci impegniamo a promuovere iniziative che possano costruire un’Italia migliore e più giusta, ad essere protagonisti e non spettatori del nostro futuro.