//3 MAGGIO : GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA

3 MAGGIO : GIORNATA MONDIALE DELLA LIBERTA’ DI STAMPA

di | 2020-05-03T16:49:43+02:00 3-5-2020 16:49|Alboscuole|0 Commenti
di Simone Crapanzano – Il 3 maggio del 1993 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite proclamava questa giornata come “Giornata mondiale della libertà di stampa” per evidenziare e ricordare l’importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi il loro dovere di sostenere e far rispettare la libertà di parola sancita dall’Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. In Italia la libertà di stampa è sancita dall’Art. 21 della Costituzione. La libertà di stampa è ,infatti, un diritto che ogni Stato di diritto, assieme agli organi d’informazione dovrebbe garantire ai cittadini ed alle loro associazioni, per assicurare la libertà di parola e della stampa libera, con una serie di diritti estesi principalmente. Il diritto di libera stampa comprende anche i membri delle agenzie di giornalismo, con le loro pubblicazioni, e si estende al diritto all’accesso ed alla raccolta d’informazioni. La giornata rappresenta, quindi, da un lato, un’occasione per promuovere azioni concrete e iniziative finalizzate a difendere la libertà della stampa in tutti i paesi del mondo, ma dall’altro è importante anche per valutare la situazione della libertà di stampa nel mondo; è una giornata destinata a sensibilizzare il pubblico, stimolare dibattiti tra i media, oltre ad essere una giornata commemorativa, per ricordare i giornalisti che hanno perso la vita nell’esercizio della loro professione. Cominciando già dal 1993, le Nazioni Unite hanno iniziato a celebrare la Giornata mondiale della libertà di stampa conferendo dei premi ai giornalisti ed editori e tenendo conferenze in ogni parte del mondo. Due anni fa’, esattamente nel 2018, per esempio, diverse testate giornalistiche si sono unite in favore di una campagna pubblicitaria,per ricordare i giornalisti uccisi a Kabul. Oggi è l’occasione per ricordare ancora una volta Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994, Daphne Caruana Galizia,assassinata il 17 ottobre 2017 e gli 881 giornalisti che, secondo i dati dell’ONU, negli ultimi dieci anni sono stati uccisi nel mondo per aver raccontato la verità. Un diritto che soprattutto oggi bisogna garantire anche perché non sembra essere immune al Coronavirus. Mercoloedì il Consiglio d’Europa ha infatti pubblicato un rapporto dove si esprime preoccupazione riguardo le decisioni adottate in materia di libertà di stampa da alcuni governi europei per far fronte alla pandemia. Non è in dubbio in ogni caso il valore irrinunciabile della libertà di stampa, che è e sarà sempre sinonimo di democrazia e di progresso.