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Al Reate Festival va in scena la musica di qualità

di | 2020-10-22T22:54:29+02:00 25-10-2020 6:25|Sezione 6, Spettacolo|0 Commenti

RIETI – Il Reate Festival 2020, alla XII edizione (16 ottobre – 6 dicembre), è appena iniziato a Rieti nelle tre sedi dello splendido Teatro Flavio Vespasiano, della chiesa di S. Giorgio e dell’Auditorium Varrone. Dalla fondazione, voluta da Bruno Cagli, musicologo per anni soprintendente-presidente dell’Accademia di S.Cecilia a Roma, il raffinato, eletto Festival unisce – col concorso di forze musicali ceciliane e del Teatro dell’Opera – musica classica (il 24 ottobre al Teatro Vespasiano il Festival allestirà una “Traviata” di Verdi) a quella contemporanea. Accanto ai tanti sponsor, è da porre in luce la Fondazione Alberto Sordi per i Giovani: giovani che si avvalgono poi anche della collaborazione di EuropaInCanto.

Rosa Feola

Il vasto panorama della presente stagione comprende sette concerti barocchi, tre appuntamenti riservati a giovani talenti, tra cui le ouvertures di opere liriche il 30 novembre e 1-2 dicembre, eseguite appunto dall’Orchestra EuropaInCanto, diretta dallo straordinario specialista Germano Neri. Tre poi saranno le performances dei vincitori del Concorso di Interpretazione di Musica Contemporanea indetto dal Festival, cui si aggiunge la prima assoluta de “L’ultima estate”, opera lirica del giovane compositore Marcello Filotei, prevista il 6 dicembre col Bruno Maderna Ensemble e l’Accademia lirica di Osimo (direzione di Gabriele Bonolis), sotto il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura, presieduto dal cardinal Ravasi.

Va sottolineato che nella sopraddetta “Traviata”, protagonista sarà lo splendido soprano belcantista Rosa Feola, già traviatissima Gilda in vesti di lucciola (?!), nel “Rigoletto” estivo, diretto da D.Michieletto per il Teatro dell’Opera al Circo Massimo (ma a Rieti avremo la rara regìa di Renata Scotto). Con la Feola, il tenore Sanchez Rosales e il baritono Sergio Vitale: Giovanni Di Stefano dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Savona col Coro dell’Opera Giocosa sempre di Savona, in un melodramma italiano dell’Ottocento, che il pubblico non si stancherà mai di ascoltare.

Paola Pariset

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