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A Firenze 10 capolavori da non perdere

di | 2019-07-25T18:52:46+02:00 28-7-2019 6:05|Attualità, Cultura, Sezione 2|0 Commenti

FIRENZE – La città, culla del rinascimento, è una meta molto ambita dai turisti, soprattutto durante il periodo estivo. Nonostante Firenze possa sembrare una città piccola, come cantava Carlo Buti, è “graziosa e si carina” e ci sono almeno 10 luoghi imperdibili da visitare durante un soggiorno nella magnifica Florentia.

1) Duomo e Campanile di Giotto

Arrivati in città, si può partire dalla visita alla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, cuore di Firenze, simbolo della cittadina. Sarà possibile osservare la famosa cupola del Brunelleschi, il Campanile di Giotto e il Battistero. La struttura del Duomo è composta dal bianco marmo di Carrara, mentre la cupola riprende il rosso delle tegole che compongono i tetti della città. Santa Maria del Fiore è la terza basilica al mondo per dimensioni, preceduta da quella di San Pietro a Roma e St. Paul a Londra. La cupola venne realizzata sul modello del Pantheon, costruita senza impalcatura classica ma con una sottocupola, dato il periodo storico che vedeva impossibile la costruzione di impalcature di una certa imponenza. Progettato a metà del 1300, il Duomo si alza per 15 metri, mentre il Campanile (costruito nel 1334) supera di 70 metri il duomo. Michelangelo vista la cupola a Firenze disse: “Vado a Roma a far la tua sorella, di te più grande si, ma non più bella”.

2) Battistero di San Giovanni

Costruito in onore di San Giovanni, patrono della città di Firenze, il Battistero si erge davanti alla facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, in piazza Duomo. Sorge su una base ottagonale ed è rivestito anch’esso di marmo bianco di Carrara e verde di Prato, uno stile che contraddistingue anche altre facciate visibili in città, come ad esempio quella di San Miniato al Monte. Impossibile non notare le tre porte bronzee (le originali sono al museo dell’opera del duomo, appena dietro la cattedrale), tra le cui spicca la famosa Porta del Paradiso, che raffigura l’Antico Testamento.

3) Santa Croce

Si tratta di una piazza rettangolare, delimitata da larghe panchine in pietra. È la piazza del calcio storico fiorentino. Vicino si possono trovare numerosi locali e la biblioteca nazionale. Davanti alla basilica di Santa Croce sorge la statua in marmo di Dante Alighieri realizzata nel 1865. È possibile osservare le cappelle decorate da Giotto, e scoprire le numerose opere di Cimabue, Canova e dei della Robbia.

 

 

 

4) Palazzo Vecchio, piazza Signoria e Loggia dei Lanzi 

Entrando da una qualunque via in piazza della Signoria si presenta imponente il trecentesco Palazzo Vecchio, da sempre sede dell’amministrazione cittadina. Inevitabile una visita al museo, passando dal salone dei 500, con immensi dipinti raffiguranti la conquista da parte di Firenze di Siena e Pisa, consigliata la visita alla torre di Arnolfo, che offre una vista mozzafiato sulla città e i colli fiorentini.  Sulla vista della piazza, magnifiche sculture in marmo o pietra serena, dal Marzocco di Donatello che presenta un vigoroso leone appoggiato con una zampa sul giglio fiorentino, fino alla Fontana del Nettuno. Da lì è possibile raggiungere la Galleria degli Uffizi, ma prima è doveroso sostare sotto la Loggia dei Lanzi, che ospitava importanti assemblee pubbliche. Oggi è possibile trovare, invece, numerose sculture in marmo, ed il capolavoro bronzeo di Cellini, il Perseo del 1554, che raffigura la decapitazione di Medusa.

5) Ponte Vecchio

Conosciuto in tutto il mondo e sopravvissuto alla seconda guerra mondiale, Ponte Vecchio è simbolo della Firenze storica. È il ponte che meglio unisce il centro storico con la zona est, quello che nel medioevo veniva chiamato “contado” e che oggi è costituito dalla zona di Pitti e Porta Romana. Sul ponte è possibile trovare numerose botteghe artigiane (in passato era popolato da macellai, che vennero spostati su ponte vecchio per ridurre i cattivi odori in città, garantendo il decoro urbano). Sulla parte est si può trovare il Corridoio Vasariano, costruito nel 1565, che permetteva alla famiglia dei Medici di rincasare dagli uffici amministrativi siti in piazza della Signoria fino a Palazzo Pitti senza passare per le strade della città.

6) Giardino di Boboli

Agganciato a Palazzo Pitti si trova il Giardino di Boboli, che collega la dimora Medicea con il Forte Belvedere. Si estende per ben 45mila metri quadrati, ed ospita numerose statue. Il giardino si sviluppa su due assi principali, tagliati da viali trasversali. Boboli comprende anche il Museo degli Argenti, la galleria del Costume ed il Museo delle porcellane.

 

7) Galleria degli Uffizi

Il suo nome deriva dagli “uffici” amministrativi della città, la galleria raccoglie opere provenienti dalla collezione privata della famiglia dei Medici. È il museo più visitato al mondo, aperto dal 1591, si presenta – esternamente – con un imponente porticato che unisce piazza della Signoria con i lungarni (dai quali si arriva poi a Ponte Vecchio). Nelle colonne del porticato si alternano statue di artisti e studiosi del tempo, come ad esempio Giotto e Cosimo de’ Medici. All’interno del museo è possibile trovare dipinti quattrocenteschi di Botticelli o i capolavori di Cimabue, Leonardo, Michelangelo, Cimabue, Caravaggio, e molti altri artisti che ci hanno donato i loro lavori dal primo Medioevo fino al Settecento.

8) Piazzale Michelangelo

Si tratta della terrazza panoramica per eccellenza, che permette a chiunque passi da lì di vedere tutta la città di Firenze dall’alto, ma non solo, oltre ai ponti, il Duomo, Santa Croce e Palazzo Vecchio, si scorgono le colline che circondano la città. Il piazzale è dedicato allo scultore rinascimentale Michelangelo, celebrato con l’installazione di una copia della sua famosa opera, il David, posta al centro della piazza. Il piazzale fu realizzato quando Firenze divenne capitale d’Italia. Per raggiungerlo è possibile percorrere le scalinate monumentali, chiamate Rampe del Poggi, oppure in auto passando dal Viale dei Colli. Se vi resta del tempo potete visitare i due giardini che sorgono accanto al piazzale: Giardino delle Rose (appena sotto) e Giardino dell’Iris (sulla destra).

9) San Miniato al Monte

Se la vista dal piazzale Michelangelo non vi è bastata, potete ammirare Firenze dal punto più alto, la San Miniato. Salita la scalinata potrete ammirare un bellissimo giardino e la magnifica chiesa, che richiama le altre nominate in precedenza: La facciata presenta marmi bianchi e verdi, che evidenziano l’arte romanico-fiorentina. L’interno della chiesa si presenta inusuale, con il presbiterio rialzato rispetto alla cripta, accessibile da due scalinate laterali.

10) San Lorenzo e Santa Maria Novella

Arrivati a San Lorenzo è impossibile non notare la facciata grezza, differente dalle altre sparse per la città, una mancanza riconducibile alla famiglia più potente di Firenze, i Medici, che decisero di ampliare l’edificio per trasformarlo nella chiesa di famiglia. Chiamarono i più grandi artisti tra cui Brunelleschi, Michelozzo e Antonio Manetti, ma mancavano i soldi ed i finanziatori, che cambiavano costantemente. Papa Leone X nel 1513 promosse un concorso per realizzare la facciata ancora incompiuta, nel quale Michelangelo sbaragliò la concorrenza, ma  la scelta di risparmiare e numerosi altri fattori hanno portato la facciata a restare incompiuta nel tempo. Carenza, se così si può definire, compensata dalla maestosa Cappella dei Principi, seconda cupola per grandezza dopo quella del duomo. Incluse in San Lorenzo le Cappelle Medicee, un monumento celebrativo della famiglia Medici, oggi museo statale, che comprendono la Sagrestia Nuova disegnata da Michelangelo. Circondano la chiesta le bancarelle del noto mercato di San Lorenzo, un’estensione del Mercato Centrale di natura gastronomica, oggi simbolo della cucina tipica toscana. Santa Maria Novella, invece, dona il nome alla stazione principale della città, si trova difronte alla stazione omonima. La basilica è una delle chiese più importanti a Firenze, mentre Santa Croce era il riferimento per la cultura francescana, Santa Marina Novella ospitava l’ordine mendicante. La facciata, anch’essa in marmo risulta una delle opere più importanti nel Rinascimento fiorentino, nonostante sia stata completata definitivamente solo nel 1920. Il primo intervento avvenne nel 1350 circa, quando la facciata cominciò ad essere ricoperta di marmi bianchi e verdi, utilizzando i fondi di Turino del Baldese. In tale occasione furono realizzati anche i sei avelli, i due portali laterali, e molto probabilmente anche l’ornamentazione marmorea, simili al Battistero di San Giovanni. L’oculo più in alto risulta aperto solo nel 1367.

Boris Zarcone

Nell’immagine di copertina, una vista di Firenze dalla cupola del Duomo

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